
Quando, tempo fa, sono andato al mio Scaffale Murakami per verificare se tra i volumi ce n’era qualcuno che non avevo ancora letto, ho trovato Ritratti in Jazz. Era ancora intonso. Sono 55 ritratti di musicisti e/o cantanti importanti nella storia del jazz, e più in generale della musica. Il volume è stato realizzato da Murakami Haruki insieme con Wada Makoto, illustratore. E’ stato proprio Wada a scegliere i musicisti e a realizzare per ciascuno di essi un’illustrazione. Murakami è intervenuto successivamente proponendo per ciascun ritratto un suo testo in cui descrive il suo rapporto con il musicista e con uno o alcuni dei suoi brani. E’ stata un’esperienza non di sola lettura ma anche di ascolto. Infatti, durante la lettura ho avuto accanto a me il mio iPhone e, una volta terminata la lettura del testo che accompagnava il ritratto, ho cercato in rete il brano o i brani musicali citati e li ho ascoltati. E’ stata un’esperienza multimediale: parole (di Murakami), immagini (di Wada) e suoni (di musicisti straordinari).
Oltre alle sue impressioni Murakami dedica al/la singolo/a musicista anche una decina di righe biografiche. Questo per me è stato uno stimolo a cercare più informazioni sulla loro vita. Anche perché per alcuni/e di essi/e si è trattato di una vita breve e/o tormentata (vedi Billie Holiday). Alcol, droghe, incidenti (vedi Scott LaFaro) e altro ancora hanno spezzato, o abbreviato di molto, alcune delle loro vite. A parte alcuni la maggior parte non è arrivata ai sessant’anni.
Infine, la ricerca dei brani sulle piattaforme (youtube, spotify, apple music ecc.) mi ha aiutato a riconoscere le differenze dovute alle diverse registrazioni e, anche alle scelte che lo stesso musicista ha fatto riguardo ad uno stesso brano, una volte proponendo una versione “più dura e aggressiva” e una volta una versione più morbida e rilassata. Ecco, per esempio, come Murakami descrive la sua esperienza di ascolto di Walkin’, brano contenuto nel lato A di “Four” & More, di Miles Davis:
“Ascoltando Walkin’ (di tutte le registrazioni di Walkin’, la più dura e aggressiva), mi resi conto che in quel momento dentro di me non provavo alcun tipo di dolore. Almeno per un certo tempo, mentre Miles come un ossesso distruggeva qualcosa, riuscii a mantenermi in una condizione di insensibilità. Bevvi un altro whisky.”
Incuriosito sono andato a cercare una registrazione meno dura e meno aggressiva e l’ho trovata. In effetti, il coinvolgimento emotivo delle due registrazioni dello stesso brano, è decisamente diverso. Le riporto qui sotto, per chi le vuole ascoltare. La prima è quella “più dura e aggressiva”.
Miles Davis, Walkin’ from Four & More.
Miles Davis, Walkin’ from All Stars.
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