“Tutto mi appariva lento, torpido. La mia stessa esistenza e appartenenza alla realtà mi sembravano sensazioni incerte e illusorie. Avevo l’impressione che un forte vento mi avrebbe soffiato via fino al bordo del mondo. E al bordo del mondo c’era un luogo che non avevo mai visto, di cui non sapevo nulla, dove il mio corpo e la mia mente sarebbero rimasti separati in eterno.”
Murakami Haruki

I pensionati, si sa, hanno molto tempo a disposizione. Il loro (nostro) problema più grande è come occupare questo tempo. La mia soluzione al problema, oltre alle camminate, alle faccende domestiche e ogni tanto qualche viaggio, è la lettura. A differenza di quando non ero pensionato e di un autore leggevo un titolo e poi passavo oltre, ora di un autore voglio leggere, possibilmente, tutta l’opera. Per esempio, di Murakami Haruki ho letto quasi tutto, complice la collana di 25 titoli pubblicata settimanalmente dal Corriere della sera nel 2020. E’ stata una piacevolissima scoperta. Mi piace la sua prosa, tra realismo e magia.
Le opere di Murakami ora occupano un’intero scaffale della mia libreria.
Il testo riportato e l’immagine sono tratti da un bel racconto: Sonno, l’ultimo dei volumi della serie pubblicata dal Corriere. Il testo è illustrato da Kat Menschik con 20 immagini.
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