Dico subito che non abbiamo preso il tram n. 28. Già fatto in viaggi precedenti e poi troppi turisti sia dentro la vettura sia in attesa al capolinea. Sembra di vedere una scatoletta piena di sardine con gli occhiali da sole. In compenso abbiamo camminato molto.
Visto che il post precedente è stato dedicato a immagini inconsuete di Lisbona, panni stesi, in questo post sono raccolte foto più consuete, che ritraggono molti dei luoghi più conosciuti della città.
Un piccolo commento per le due prime foto. Nella seconda il sottoscritto abusa della pazienza di Fernando Pessoa e scrocca una foto in sua compagnia. Nella prima è ritratta la splendida vetrina della Luvaria Ulisses che si trova a poche centinaia di metri da “A Brasileira” il caffè dove ho importunato Pessoa. La foto della luvaria l’ho scattata in Rua do Carmo, poco prima di arrivare al caffè “A Brasileira”, non solo per la sua bellezza fuori tempo ma perché la trovavo letterariamente inscindibile dal Pessoa seduto al caffè, mia destinazione di quel momento. Infatti, la vista dei guanti e di quella vetrina mi ha fatto pensare immediatamente alla Newark Maid, la fabbrica di guanti del padre di Seymour Levov, lo svedese, il protagonista di Pastorale americana. E poi scusate, ma una luvaria che si chiama Ulisses non può non provocare accostamenti letterari…



































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